In molti dei miei articoli e recensioni ho parlato del cosiddetto rischio da “paradiso fiscale”: si tratta in sostanza del rischio che si corre quando si investe presso un soggetto giuridico con sede in un paradiso fiscale.
E’ possibile infatti che dati gli scarsi controlli una società truffatrice decida di utilizzare dei prestanome, raccogliere soldi e poi sparire dalla circolazione senza reale possibilità di prendere o di catturare i veri soci.
Se siete quei malcapitati che hanno immesso soldi presso queste compagnie, è praticamente impossibile riuscire ad avere indietro un euro.
Non prendete rischi esagerati – andate al sicuro con i nostri miglior broker in circolazione.
I controlli di Cipro: quale notizia!
Oggi, tuttavia, sono molto felice di essere smentito: anche a Cipro i controlli esistono! L’isoletta nel mezzo del Mediterraneo è stata la destinazione ideale per molti ricchi europei e russi, i quali però si sono visti dei prelievi forzosi oltre i 100.000 Euro per il 37,5% della loro disponibilità.
Probabilmente questo è dovuto proprio a questo evento e alla crisi che ha investito l’economia cipriota, nota per lo più come uno stato-banca, dove i depositi bancari superavano di gran lunga il PIL nazionale.
Cipro è stata la prima a riconoscere le opzioni binarie come strumento finanziario nel maggio del 2012, con la condizione per le società offerenti di iscriversi presso la CySec, ovvero la Cyprus Security and Exchange Commission (CySec), l’ente di controllo finanziario.
Se tuttavia qualche compagnia opera senza autorizzazione è soggetta a sazione.
Cosa è successo?
Il broker colto con le mani nel sacco è TDOptions.com di proprietà di TDO Consulting Ltd. Secondo la CySec avrebbe violato il regolamento secondo il quale un intermediario che offre servizi finanziari a livello professionale deve essere approvato dalla CySec stessa. E tale broker è colpevole di aver offerto tali servizi sino al 3 dicembre 2012.
In sostanza, TDOptions è stato punito con una sanzione pari a 50.000 Euro: non è una cifra altissima, ma almeno a livello simbolico può essere un deterrente nei confronti di chi non volesse sottoporsi ai controlli finanziari ( seppur non cosi efficaci).
Conclusioni
Potrei dire che “c’è vita su Marte” e personalmente era anche ora che qualcuno si svegliasse: che sia stato il prelievo forzoso di quest’anno a spingere le autorità cipriote ad effettuare qualchje controllo? Molto probabile.
A volte non basta avere l’autorizzazione nel paese in cui si opera: Banc de Binary, ad esempio, ha l’autorizzazione della CySec a Cipro, ma non ne ha alcuna negli Stati Uniti e per questo è stata recentemente sanzionata per aver offerto un prodotto regolamentato.
Insomma, i brokers devono impararlo: “paese che vai regolamentazione che trovi”. Non possono far finta di niente e mettere la testa sotto la sabbia, altrimenti arrivano le sanzioni…
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