Le opzioni binarie sono “atterrate” da pochi anni rispetto ad altri strumenti finanziari ed evidentemente anche i legislatori europei, con un po’ di ritardo, si sono accorti del successo di questo strumento finanziario, al pari del forex.
A tal proposito, la Commissione Europea si è pronunciata nel settembre 2010 ed ha incluso le opzioni binarie tra gli strumenti finanziari regolati dalla Direttiva 2004/39/CE, la famosa MiFID ( la Direttiva sui mercati di strumenti finanziari).
Ciò ha comportato che i brokers, per poter operare all’interno del mercato comunitario, devono essere autorizzati da uno degli Stati Membri.
Restate vicini a quelli broker che vi offrono tutto il pachetto.
Chi si è mosso per primo?
Ovviamente il primo paese che ha fatto i primi passi in tal senso è stato Cipro, specialmente in considerazione della presenza di moltissimi intermediari all’interno dei suoi confini per via della tassazione agevolata.
Cipro ha infatti dapprima richiesto loro di registrarsi regolarmente come società d’investimento ( conosciute come CIF) e successivamente è intervenuta la Cysec ( Cypriot Securities Exchange Commissio) la quale controlla le società quotate e d’investimento, molto simile alla Consob italiana.
Quale sarà l’iter di approvazione
L’iter procedurale per l’approvazione è il seguente: i brokers devono presentare nell’arco di 15 giorni la domanda di riconoscimento, poi hanno 6 mesi di tempo per presentare tutta la documentazione necessaria ed infine si stima che altri 6 mesi saranno necessari per l’evasione di tutte le richieste.
Una volta approvato un broker, esso diventerà ufficialmente una CIF (ovvero società d’investimento cipriota riconosciuta) ed automaticamente autorizzato ad operare nell’Unione Europea secondo le regole della MiFID, al pari dei brokers di forex.
Cosa succederà in Italia
Tale autorizzazione comporterà il riconoscimento da parte della Consob italiana e i brokers potranno offrire i propri servizi anche in Italia. Lo stesso accadrà anche nel caso in cui l’approvazione arriverà anche da altri Stati Membri.
C’è anche da sottolineare che anche alcuni brokers ( sei per l’esattezza) sono già stati bloccati preventivamente da Guardia di Finanza e Consob in quanto ancora in attesa di autorizzazione da parte della CySec, coinvolgendo brokers più famosi come Anyoption o Tradesmarter.
Conclusioni
Se da un lato il processo di regolamentazione sia lento e macchinoso, dall’altro lato almeno qualcosa si è mosso in termini di protezione degli investitori.
Paesi come Cipro, infatti, sono conosciuti per essere un po’ meno rigidi in quanto a controlli societari e quindi una destinazione per certi individui che possono approfittare delle falle di sistema per poter truffare le altre persone ( ad esempio, la costituzione di società con prestanome fittizi che poi sparisce poco tempo dopo).
Se tutto dovesse funzionare bene, infatti, diventerà molto più difficile per i brokers truffaldini operare, mentre quelli virtuosi e seri verranno premiati.
Non resta altro che attendere i futuri sviluppi di questa questione.
Invece di aspettare troppo prendete la giusta decisione di andare a far visita a uno dei nostri broker favoriti.