L’euro guadagna sul dollaro sulla scia del FOMC
Nella settimana appena conclusa l’euro ha avuto giovedì e venerdì due giornate di forte ripresa sul dollaro, inframezzata tuttavia da un grosso calo. Sull’arco dell’ottava la coppia EUR/USD ha comunque mostrato una netta crescita, da 1,0485 di lunedì a 1,0815 di venerdì, andando a toccare gli 1,10 giovedì. Il principale motore del mercato è stata la decisione del FOMC, che dietro alle parola di Janet Yellen ha rimosso la parola pazienza dalla politica monetaria attuale. In particolare, la FED osserverà l’andamento dei dati macroeconomici per stabilire se e quando l’economia USA sarà in grado di sostenere un livello di tassi di interesse più elevato. Sull’euro, tuttavia, grava ancora il forte peso della Grecia, la quale, nonostante sia riuscita a saldare il debito da 1,6 mld di euro circa con l’FMI, appare tuttora debole e senza futuro certo. Secondo molti analisti, non si potrà fare molto nei prossimi mesi per fermare il rally a rialzo del dollaro. C’è chi ha definito il rialzo dell’euro di questa settimana incredibile. Una salita a detta di questi esperti destinata a non durare, ma che comunque è indicatore di come l’economia USA reagisca (male) ad un rialzo dei tassi di interesse posticipato che, abbandonato il termine di aprile, potrebbe realizzarsi a giugno o a settembre. Per il forex trading è dunque consigliabile prudenza e non abbandonare la strategia sell, facendo però attenzione ai bruschi rialzi come quelli della settimana appena trascorsa.
Fate sempre prudenza quando fate trading per non riscontrare perdite grosse e state vicini a broker raccomandati
USD scende su JPY, CHF e GBP
Il dollaro scende anche contro lo yen, con la coppia USD/JPY partita lunedì a 121,08 e scesa a 119,94 venerdì con una brusca caduta nell’ultima giornata, e contro il franco svizzero, con il cambio USD/CHF passato da 1,0046 lunedì al di sotto della parità a 0,9760 venerdì.
La coppia GBP/USD si è mantenuta stabile sul dollaro fino alla giornata di venerdì, per poi impennarsi fino alla chiusura dei mercati, dopo che l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che i prestiti netti al settore pubblico sono aumentati di 6,22 miliardi di sterline a febbraio, meno del previsto aumento di 7,70 miliardi di sterline. Iniziati lunedì a 1,4745 gli scambi GBP/USD hanno subito uno scossone all’insù mercoledì fino a 1,4960, per poi ridiscendere a 1,47, e un altroaumento appunto venerdì pomeriggio, per risalire fino a 1,4975 a fine contrattazioni.
Anche per queste coppie sono possibili ottimi guadagni vista la grande volatilità, ma occorre attenzione e prudenza, se non si vuole incorrere in forti perdite. L’impressione è che le perdite del dollaro contro queste valute siano solo momentanee. Dunque è consigliabile entrare al momento opportuno con posizioni buy su USD/JPY e USD/CHF e sell su GBP/USD.
Commodities in ripresa
ll rafforzamento dell’euro contro il biglietto verde ha portato ad una ripresa anche delle principali commodities, con petrolio e soprattutto oro che si sono impennati a seguito delle misure prese dal FOMC. In particolare l’oro, dopo aver toccato a metà settimana il livello più basso degli ultimi 4 mesi a 1146 USD/oz. è risalito venerdì fino a 1185 USD/oz., per concludere sui 1182. Stesso discorso per l’argento, passato da 15,5 a 16,7 USD/oz.
I futures sul greggio hanno registrato venerdì un balzo del 2%, sempre sulla scorta delle dichiarazioni del FOMC con conseguente calo del dollaro. Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a maggio è salito di oltre il 2%, a 46,56 dollari al barile, mentre giovedì si era abbassato a 42,17 USD.
Il rally delle commodities continuerà se il dollaro proseguirà nel suo ribasso: probabilmente si tratta di un fenomeno solo momentaneo. La strategia a lungo termine dovrebbe essere sul sell, anche se nell’ottava appena conclusa sono stati effettuati sul greggio alcuni trades su buy che hanno fruttato rese superiori ai 150% sull’arco di poche ore. La grande volatilità delle commodities può portare a grandi realizzi ma anche qui vale la regola della massima attenzione.
Cautela sarebbe l’ordine di giorno ma anche la scelta di broker affidabili